venerdì 22 aprile 2011

Verso Roma - elenco delle adesioni aggiornato al 22 aprile

Elenco aggiornato (22 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro

Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc Lazio
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Annalice Furfari, Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta

Artisti:
Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

giovedì 21 aprile 2011

Verso Roma - anche Citto Maselli al fianco dei braccianti africani (elenco adesioni aggiornato al 21 aprile)


Il regista Citto Maselli
 Elenco aggiornato (21 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud. A sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori migranti si è schierato anche il grande regista Citto Maselli: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc Lazio
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti),

Artisti:
Assalti frontali, Sabina Guzzanti, Citto Maselli, Kalamu, Kento

domenica 17 aprile 2011

Verso Roma - elenco delle adesioni aggiornato al 17 aprile

Elenco aggiornato (17 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 

A Sud
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Kalamu
Osservatorio sulla repressione

Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc) Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Heidi Gaggio Giuliani, Sabina Guzzanti (regista e attrice), Giuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Kento


per aderire: reteradici@gmail.com

sabato 16 aprile 2011

Verso Roma - Sabina Guzzanti aderisce all'appello di RADICI (elenco delle adesioni aggiornato al 16 aprile)

Elenco aggiornato (16 aprile 2011) delle adesione all'appello
Sabina Guzzanti
 per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 
A Sud
Andrea Alzetta
associazione Carta Clandestino
associazione Un ponte per...
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione "Cominciate a pensare"
associazione Somebody
Casa dei diritti sociali
Esc_infomigrante
Sabina Guzzanti
Giuseppe Lavorato
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo
Sportello migranti e sportello lavoratori stagionali c\o associazione Rumori Sinistri
Ya Basta Moltitudia


per aderire: reteradici@gmail.com

venerdì 15 aprile 2011

Verso Roma - crescono le adesioni alla vertenza meridionale

In vista della mobilitazione in programma a Roma agli inizi di maggio, l'appello per una vertenza meridionale per il permesso di soggiorno dei braccianti africani impiegati nelle campagne del Sud incassa l'adesione di:

associazione "Un ponte per..."
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese

associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Carta clandestino
associazione "Somebody"
Andrea Alzetta

associazione "Cominciate a pensare"
Casa dei diritti sociali
Ya Basta_Moltitudia

L'elenco di chi intende appoggiare la rivendicazione dei braccianti africani, scendendo in piazza al loro fianco, è in continuo aggiornamento. Per aderire all'appello di reteRADICI: reteradici@gmail.com

giovedì 14 aprile 2011

Peppino Lavorato a Roma con i migranti di Rosarno

Aderisco  al nobile  appello  di  Rete Radice a sostegno dei legittimi  diritti dei migranti. Il 6 maggio sarò a  Roma onorato di manifestare al  fianco dei braccianti africani ed insieme ai precari, ai disoccupati ed ai lavoratori italiani che parteciperanno allo sciopero.

Peppino  Lavorato

martedì 12 aprile 2011

L'APPELLO: Una vertenza meridionale per il diritto di soggiorno dei braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud

L’Unione europea ha da tempo imposto il controllo dei movimenti migratori anche a costo di sostenere regimi dittatoriali. Anno dopo anno le condizioni dei migranti e dei rifugiati sono peggiorate. Dal 2008 il governo Berlusconi ha messo in atto tattiche e strategie discriminatorie, con l’obiettivo non dichiarato di creare una forza lavoro priva di diritti. Tra il 2009 ed il 2010 vi è stato l’apice di quella che possiamo definire guerra contro i migranti ed i rifugiati. Nel Sud del mondo la povertà è cresciuta e molti vogliono lasciare il proprio paese, mentre l’Europa ha costruito la paura dell’invasione, della precarietà lavorativa causata da chi emigra e che diventa il potenziale nemico. Ma in queste ultime settimane questo sistema “fortezza” crolla clamorosamente. La necessità e il diritto di centinaia di persone ad una condizione di vita migliore mettono in crisi le politiche securitarie dell’Occidente.
Le lotte dei migranti degli ultimi due anni e la drammatica e attuale condizione che si sta consumando sulle coste del sud e alle frontiere europee ci catapulta in una nuova fase. Dallo sciopero dei migranti di Castel Volturno alla manifestazione dei braccianti africani a un anno dalla rivolta di Rosarno, ai tumulti nordafricani che ci raccontano di libertà e democrazia, una sfida è stata lanciata, alla politica, alle istituzioni, a tutti noi: molto si può fare se si lavora all’organizzazione delle comunità migranti, a partire dalle loro rivendicazioni primarie. Una lotta che indica un modello, nel metodo e nel contenuto.

La via da seguire è quella della lotta-vertenza: ogni mobilitazione un risultato, facendo seguire alle sacrosante rivendicazioni globali dei diritti dei migranti una pratica vertenziale capace di raggiungere obiettivi concreti ai tavoli di confronto con le istituzioni. Una pratica che genera circoli virtuosi perché a ogni risultato raggiunto si rafforza il principio che la lotta paga, perché si struttura l’organizzazione delle comunità migranti, perché cresce la forza contrattuale del movimento, perché si sposta su posizioni sempre più avanzate l’asse politico-sindacale. In più, il sistema ha delle forti contraddizioni, che la crisi ha acuito. Si tratta di fare esplodere le contraddizioni e incassare risultati vertenziali e politici.

Ma qual è il nodo centrale delle rivendicazioni? L’esperienza dell’ultimo decennio ci dice che tutto passa attraverso l’affermazione del diritto di soggiorno dei migranti. Dice bene chi dice che la legge Bossi-Fini non ha a che fare solo con le politiche migratorie, ma anche e soprattutto con le politiche del lavoro: genera irregolarità e alimenta sfruttamento e lavoro nero. Quindi la lotta per i documenti attraverso l’organizzazione delle comunità migranti è la via maestra per sovvertire le condizioni di sfruttamento nel mercato del lavoro.
La condizione che i migranti trovano nelle campagne del Sud sono il paradigma di questo stato di cose: diritti negati e sfruttamento. In particolare, alcune migliaia di migranti dell’Africa subsahariana (entrati in Italia tra il 2007 e il 2009 prima dei controversi e falliti accordi con la Libia di Gheddafi) hanno cominciato un percorso di lotta per il diritto a permanere sul nostro territorio, un diritto negato, un diritto da rivendicare con una vertenza meridionale che assicuri loro tutele concrete a partire dalla valutazione dell’esistenza di una doppia condizione di vulnerabilità: la provenienza da paesi a rischio, lo sfruttamento nei campi. Alle quali si aggiunge la condizione di inespellibilità in cui si trovano molti migranti.

La vertenza partita il 7 gennaio 2011 deve andare avanti ed estendere la lotta chiamando in causa tutte le realtà attive per garantire diritti e dignità ai migranti, e che condividono il percorso aperto a partire dal nodo di Rosarno. Per questo lanciamo un appello per costruire la vertenza meridionale con la quale rivendicare diritto al soggiorno e libertà di scelta, la cui prossima tappa attraverserà lo sciopero generale del 6 maggio,  con centinaia di migranti che si ritroveranno a Roma uniti per rivendicare diritti e dignità.

Reggio Calabria-Roma, 12 aprile 2011