martedì 20 dicembre 2011

Migranti, come noi...
LA RIVOLTA DI ROSARNO
TRA TEATRO, CINEMA 

E CULTURA

MARTEDI’ 27 DICEMBRE 2011
RANDOM MUSICLUB – RC

 

PROGRAMMA DELLA SERATA

ORE 18.30 DIBATTITO

ORE 19:30 CORTOMETRAGGIO
“A chjana” di Jonas Carpignano con Koudous Sehion
Menzione speciale sezione “Controcampo italiano” - Festival del Cinema di Venezia 2011

ORE 21:00
MONOLOGO TEATRALE
“La spremuta” 
di e con Beppe Casales

ORE 23:00 CONCERTO
Brit Four Sound

Apericena (ore 20:00-21:00) a cura del Random

In distribuzione durante la serata: Dossier Radici/Rosarno

lunedì 2 maggio 2011

Verso Roma - tutte le adesioni (elenco aggiornato al 2 maggio 2011)

Elenco aggiornato (2 maggio 2011) delle adesione all’appello di reteRADICI per una vertenza meridionale che riconosca il diritto di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud:

A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà

Anpi Trullo –Magliana “Franco Bartolini”
Anpi di Reggio Calabria
Arci Roma
Asgi – associazione studi giuridici sull’immigrazione
associazione Ainai – nordafricani in Italia
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Dhuumcatu – Roma
associazione Djazair – algerini in Italia
associazione Donne per la solidarietà onlus
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro
Comai – Comunità del mondo arabo in Italia
Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante
Fp-Cgil Crotone
Legambiente - Reggio Calabria
Link Roma
Osservatorio sulla repressione

Prc - Calabria
Prc - Lazio

Prc nazionale
Prc - Vibo Valentia
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Servizio civile internazionale
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri
Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Canio Calitri (segretario regionale Fiom Lazio), Paolo Ferrero (segretario nazionale Prc), Annalice Furfari, don Andrea Gallo (comunità di San Benedetto al porto - Genova), Heidi Gaggio GiulianiJohn Gilbert (Rsu Università Firenze), Giuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci ed ex sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Omar Minniti (consigliere provinciale Prc - Reggio Calabria, Direttivo nazionale Unione Province d'Italia), Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta, Ilario Pinnizzotto, Francesca Re David (segretario nazionale Fiom), Rocco Tassone (segretario Prc - Calabria), Gianluca Tripodi, Roberta Turi (Fiom Roma Sud)


Artisti:

Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Madya Diebate (musicista), Elio Germano (attore), Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Ndjock Ngana (poeta camerunese), Kalafro (musicisti), Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Gwya Sannia (regista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

domenica 1 maggio 2011

Il dossier RADICI/ROSARNO


A un anno dalla rivolta, il dossier RADICI/ROSARNO fotografa la situazione sulla Piana, alla luce dei risultati del monitoraggio portato avanti dalla rete tra l'autunno e l'inverno 2010/11. Lavoro nero, sfruttamento, caporalato, ma anche un timido inizio di normalizzazione. E adesso occorre programmare l'inclusione dei braccianti africani, abbandonando le ipocrite politiche dell'emergenza e puntando sulle buone pratiche.

sabato 30 aprile 2011

On line dal 1° maggio il dossier RADICI/ROSARNO

Il dossier RADICI/Rosarno, con i risultati del monitoraggio condotto nel corso dell'ultima stagione agrumicola nella Piana di Gioia Tauro, sarà on line dal 1° maggio.
Da leggere, scaricare e diffondere...

Verso Roma - il programma, le piazze, le iniziative

4-6 maggio 2011
I braccianti africani da Rosarno a Roma
Mobilitazione per il diritto al soggiorno

A più di un anno dalla rivolta di Rosarno del 7 gennaio 2010, il percorso di rivendicazione di diritti e dignità dei braccianti africani impiegati nelle campagne del Sud sbarca nelle piazze di Roma. Dal 4 al 6 maggio reteRADICI e le comunità africane provenienti da tutte le regioni del Meridione d’Italia rivendicheranno nella Capitale il diritto al soggiorno attraversando lo sciopero generale del 6 maggio. Al centro della mobilitazione la condizione dei  migranti dell’Africa subsahariana (entrati in Italia tra il 2007 e il 2009 prima dei controversi e falliti accordi con la Libia di Gheddafi) doppiamente vulnerabili, in forza della loro provenienza da Paesi a rischio e delle condizioni di sfruttamento nei campi. La lotta per i documenti è la via maestra per sovvertire le condizioni di sfruttamento nel mercato del lavoro, perché l’invisibilità determina ricatto e discriminazione. 

4 maggio 2011 - Piazza Esquilino

14.00: Conferenza stampa di presentazione della vertenza meridionale  per il diritto di soggiorno dei braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud e delle richieste avanzate da reteRADICI al ministero dell’Interno

17.00-20.00: “Storie migranti dall’Africa al Sud Italia”. Testimonianze, relazioni, interventi a microfono aperto per raccontare le condizioni di sfruttamento dei braccianti africani e i drammi vissuti nei rispettivi Paesi di provenienza (a cura delle comunità migranti e di reteRADICI)
 
- la mostra fotografica: “Campagne del Sud: gli invisibili schiavi” (a cura di reteRADICI)
-il dossier: dal 1 maggio su reteradici.blogspot.com il dossier RADICI/Rosarno con i risultati del monitoraggio condotto nelle campagne della Piana di Gioia Tauro nel corso dell’ultima stagione agrumicola.
5 maggio 2011 - Piazza Esquilino
10.00-14.00: Presidio in piazza per rivendicare il diritto al soggiorno
5 maggio 2011 - Piazza Campo dei Fiori
18.00-20.00: Benvenuta dignità! Contro il ritratto della clandestinità e dello sfruttamento, indietro non si torna!
6 maggio 2011 - Sciopero generale per i Diritti

venerdì 29 aprile 2011

Verso Roma - Elio Germano aderisce all'appello di RADICI

Elio Germano
Elenco aggiornato (29 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro

Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante

Fp-Cgil Crotone
Legambiente - Reggio Calabria

LiberaReggio.lab
Link Roma
Osservatorio sulla repressione
Prc - Calabria
Prc - Lazio
Prc - Vibo Valentia
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Servizio civile internazionale
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia

Unione degli studenti - Calabria

Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Canio Calitri (segretario regionale Fiom Lazio), Annalice Furfari, Heidi Gaggio GiulianiJohn Gilbert (Rsu Università Firenze), Giuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Omar Minniti (consigliere provinciale Prc - Reggio Calabria, Direttivo nazionale Unione Province d'Italia), Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta, Ilario Pinnizzotto, Francesca Re David (segretario nazionale Fiom), Rocco Tassone (segretario Prc - Calabria), Roberta Turi (Fiom Roma Sud)

Artisti:
Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Madya Diebate (musicista), Elio Germano (attore), Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Kalafro, Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Gwya Sannia (regista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

mercoledì 27 aprile 2011

Verso Roma - elenco delle adesioni aggiornato al 28 aprile

Elenco aggiornato (28 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro

Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante

Fp-Cgil Crotone
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc - Calabria
Prc - Lazio
Prc - Vibo Valentia
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Servizio civile internazionale
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia

Unione degli studenti - Calabria

Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Canio Calitri (segretario regionale Fiom Lazio), Annalice Furfari, Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Omar Minniti (consigliere provinciale Prc - Reggio Calabria, Direttivo nazionale Unione Province d'Italia), Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta, Ilario Pinnizzotto, Francesca Re David (segretario nazionale Fiom), Rocco Tassone (segretario Prc - Calabria), Roberta Turi (Fiom Roma Sud)

Artisti:
Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Madya Diebate (musicista), Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Kalafro, Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Gwya Sannia (regista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

martedì 26 aprile 2011

Dossier RADICI/ROSARNO: la presentazione a Reggio Calabria (giovedì 28 aprile)

Giovedì 28 aprile 2011 ore 10,30
Palazzo della Provincia – sala della Biblioteca
Piazza Italia - Reggio Calabria

ReteRADICI  presenta

il dossier
RADICI/ROSARNO
Monitoraggio autunno-inverno 2010/2011


Nell’ambito del cartellone delle iniziative promosse da Legambiente per la 29° Corrireggio – la corsa ecologico-sportiva dedicata quest’anno ai diritti di cittadinanza - reteRADICI presenterà giovedì 28 aprile il dossier RADICI/ROSARNO. Dati ufficiali, analisi, storie, interventi, documenti, gallerie fotografiche: il lavoro racconta  i risultati della campagna di monitoraggio condotta lo scorso autunno nelle campagne della Piana di Gioia Tauro tra i braccianti africani di Rosarno e Rizziconi-Drosi, mescolando più voci e più registri e affrontando sotto diversi aspetti (giuridico, economico, sanitario e dell’accoglienza) una problematica complessa. Ma il dossier ripercorre anche il cammino vertenziale che, passando dalla storica manifestazione del 7 gennaio scorso a Rosarno e Reggio Calabria, porterà agli inizi di maggio i lavoratori stagionali sfruttati nelle campagne del Sud a rivendicare il diritto di soggiorno nelle piazze di Roma.


Giovedì 28 aprile 2011 ore 10,30
Palazzo della Provincia – sala della Biblioteca
Piazza Italia - Reggio Calabria



Verso Roma - nuove adesioni (elenco aggiornato 26 aprile)

Elenco aggiornato (26 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro

Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc - Calabria
Prc - Lazio
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Annalice Furfari, Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Omar Minniti (consigliere provinciale Prc - Reggio Calabria, Direttivo nazionale Unione Province d'Italia) Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta, Ilario Pinnizzotto, Rocco Tassone (segretario Prc - Calabria)

Artisti:
Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Kalafro, Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Gwya Sannia (regista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

per aderire: reteradici@gmail.com

venerdì 22 aprile 2011

Verso Roma - elenco delle adesioni aggiornato al 22 aprile

Elenco aggiornato (22 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro

Cooperativa sociale "Ruth" - Isola Capo Rizzuto
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc Lazio
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Fortunato Maria Cacciatore (docente di Filosofia all'Università della Calabria), Annalice Furfari, Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Barbara Lechiara, Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Sandro Modafferi (consigliere comunale Sel - Pisa), Mario Parretta

Artisti:
Assalti frontali, Christian Carmosino (regista e componente dell'associazione italiana documentaristi), Collettivo d'attori "Voci del deserto", Sabina Guzzanti (regista e attrice), Sandro Joyeux (musicista), Citto Maselli (regista), Kalamu (musicisti), Kento (musicista), Andrea Satta (musicista), Carmine Torchia (musicista)

giovedì 21 aprile 2011

Verso Roma - anche Citto Maselli al fianco dei braccianti africani (elenco adesioni aggiornato al 21 aprile)


Il regista Citto Maselli
 Elenco aggiornato (21 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud. A sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori migranti si è schierato anche il grande regista Citto Maselli: 


A Sud
A Buon DIRITTO_Associazione per le libertà
Arci Roma
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Osservatorio sulla repressione
Prc Lazio
Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo

Rsu Università di Firenze
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri

Strike Yomigro
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc),  Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Stefania Brai (responsabile nazionale cultura Prc), Heidi Gaggio GiulianiGiuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti),

Artisti:
Assalti frontali, Sabina Guzzanti, Citto Maselli, Kalamu, Kento

domenica 17 aprile 2011

Verso Roma - elenco delle adesioni aggiornato al 17 aprile

Elenco aggiornato (17 aprile 2011) delle adesione all'appello  per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 

A Sud
associazione Carta Clandestino
associazione Città migrante - Reggio Emilia
associazione Cominciate a pensare
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Somebody
associazione Un ponte per...
Casa dei diritti sociali
Cgil-Comprensorio di Gioia Tauro
Esc_infomigrante
Legambiente - Reggio Calabria

Kalamu
Osservatorio sulla repressione

Radio Ciroma-Cosenza
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo
Sportello migranti e sportello lavoratori c\o associazione Rumori Sinistri
Ya Basta- Moltitudia


Adesioni individuali:
Andrea Alzetta (consigliere comunale Roma), Imma Barbarossa (Forum donne Prc) Nuccio Barillà (direzione nazionale Legambiente), Heidi Gaggio Giuliani, Sabina Guzzanti (regista e attrice), Giuseppe Lavorato (ex parlamentare Pci e sindaco di Rosarno), Giovanni Maiolo (attivista per i diritti dei migranti), Kento


per aderire: reteradici@gmail.com

sabato 16 aprile 2011

Verso Roma - Sabina Guzzanti aderisce all'appello di RADICI (elenco delle adesioni aggiornato al 16 aprile)

Elenco aggiornato (16 aprile 2011) delle adesione all'appello
Sabina Guzzanti
 per una vertenza meridionale che riconosca il permesso di soggiorno ai braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud: 
A Sud
Andrea Alzetta
associazione Carta Clandestino
associazione Un ponte per...
associazione Laboratorio 53 onlus
associazione "Cominciate a pensare"
associazione Somebody
Casa dei diritti sociali
Esc_infomigrante
Sabina Guzzanti
Giuseppe Lavorato
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese
Riminesi globali contro il razzismo
Sportello migranti e sportello lavoratori stagionali c\o associazione Rumori Sinistri
Ya Basta Moltitudia


per aderire: reteradici@gmail.com

venerdì 15 aprile 2011

Verso Roma - crescono le adesioni alla vertenza meridionale

In vista della mobilitazione in programma a Roma agli inizi di maggio, l'appello per una vertenza meridionale per il permesso di soggiorno dei braccianti africani impiegati nelle campagne del Sud incassa l'adesione di:

associazione "Un ponte per..."
Rete romana di solidarietà per il popolo palestinese

associazione Laboratorio 53 onlus
associazione Carta clandestino
associazione "Somebody"
Andrea Alzetta

associazione "Cominciate a pensare"
Casa dei diritti sociali
Ya Basta_Moltitudia

L'elenco di chi intende appoggiare la rivendicazione dei braccianti africani, scendendo in piazza al loro fianco, è in continuo aggiornamento. Per aderire all'appello di reteRADICI: reteradici@gmail.com

giovedì 14 aprile 2011

Peppino Lavorato a Roma con i migranti di Rosarno

Aderisco  al nobile  appello  di  Rete Radice a sostegno dei legittimi  diritti dei migranti. Il 6 maggio sarò a  Roma onorato di manifestare al  fianco dei braccianti africani ed insieme ai precari, ai disoccupati ed ai lavoratori italiani che parteciperanno allo sciopero.

Peppino  Lavorato

martedì 12 aprile 2011

L'APPELLO: Una vertenza meridionale per il diritto di soggiorno dei braccianti africani sfruttati nelle campagne del Sud

L’Unione europea ha da tempo imposto il controllo dei movimenti migratori anche a costo di sostenere regimi dittatoriali. Anno dopo anno le condizioni dei migranti e dei rifugiati sono peggiorate. Dal 2008 il governo Berlusconi ha messo in atto tattiche e strategie discriminatorie, con l’obiettivo non dichiarato di creare una forza lavoro priva di diritti. Tra il 2009 ed il 2010 vi è stato l’apice di quella che possiamo definire guerra contro i migranti ed i rifugiati. Nel Sud del mondo la povertà è cresciuta e molti vogliono lasciare il proprio paese, mentre l’Europa ha costruito la paura dell’invasione, della precarietà lavorativa causata da chi emigra e che diventa il potenziale nemico. Ma in queste ultime settimane questo sistema “fortezza” crolla clamorosamente. La necessità e il diritto di centinaia di persone ad una condizione di vita migliore mettono in crisi le politiche securitarie dell’Occidente.
Le lotte dei migranti degli ultimi due anni e la drammatica e attuale condizione che si sta consumando sulle coste del sud e alle frontiere europee ci catapulta in una nuova fase. Dallo sciopero dei migranti di Castel Volturno alla manifestazione dei braccianti africani a un anno dalla rivolta di Rosarno, ai tumulti nordafricani che ci raccontano di libertà e democrazia, una sfida è stata lanciata, alla politica, alle istituzioni, a tutti noi: molto si può fare se si lavora all’organizzazione delle comunità migranti, a partire dalle loro rivendicazioni primarie. Una lotta che indica un modello, nel metodo e nel contenuto.

La via da seguire è quella della lotta-vertenza: ogni mobilitazione un risultato, facendo seguire alle sacrosante rivendicazioni globali dei diritti dei migranti una pratica vertenziale capace di raggiungere obiettivi concreti ai tavoli di confronto con le istituzioni. Una pratica che genera circoli virtuosi perché a ogni risultato raggiunto si rafforza il principio che la lotta paga, perché si struttura l’organizzazione delle comunità migranti, perché cresce la forza contrattuale del movimento, perché si sposta su posizioni sempre più avanzate l’asse politico-sindacale. In più, il sistema ha delle forti contraddizioni, che la crisi ha acuito. Si tratta di fare esplodere le contraddizioni e incassare risultati vertenziali e politici.

Ma qual è il nodo centrale delle rivendicazioni? L’esperienza dell’ultimo decennio ci dice che tutto passa attraverso l’affermazione del diritto di soggiorno dei migranti. Dice bene chi dice che la legge Bossi-Fini non ha a che fare solo con le politiche migratorie, ma anche e soprattutto con le politiche del lavoro: genera irregolarità e alimenta sfruttamento e lavoro nero. Quindi la lotta per i documenti attraverso l’organizzazione delle comunità migranti è la via maestra per sovvertire le condizioni di sfruttamento nel mercato del lavoro.
La condizione che i migranti trovano nelle campagne del Sud sono il paradigma di questo stato di cose: diritti negati e sfruttamento. In particolare, alcune migliaia di migranti dell’Africa subsahariana (entrati in Italia tra il 2007 e il 2009 prima dei controversi e falliti accordi con la Libia di Gheddafi) hanno cominciato un percorso di lotta per il diritto a permanere sul nostro territorio, un diritto negato, un diritto da rivendicare con una vertenza meridionale che assicuri loro tutele concrete a partire dalla valutazione dell’esistenza di una doppia condizione di vulnerabilità: la provenienza da paesi a rischio, lo sfruttamento nei campi. Alle quali si aggiunge la condizione di inespellibilità in cui si trovano molti migranti.

La vertenza partita il 7 gennaio 2011 deve andare avanti ed estendere la lotta chiamando in causa tutte le realtà attive per garantire diritti e dignità ai migranti, e che condividono il percorso aperto a partire dal nodo di Rosarno. Per questo lanciamo un appello per costruire la vertenza meridionale con la quale rivendicare diritto al soggiorno e libertà di scelta, la cui prossima tappa attraverserà lo sciopero generale del 6 maggio,  con centinaia di migranti che si ritroveranno a Roma uniti per rivendicare diritti e dignità.

Reggio Calabria-Roma, 12 aprile 2011

sabato 8 gennaio 2011

7 gennaio 2011 Rosarno un anno dopo.

Rosarno, solo piccole novità positive
Ma resta la piaga dello sfruttamento
Oltre 400 immigrati hanno manifestato davanti alla Prefettura di Reggio Calabria per chiedere condizioni di vita dignitose e permessi di soggiorno per poter lavorare. Ma la maggior parte degli immigrati, raccoglitori di arance, sopravvivono sotto il giogo infame dei caporali al soldo della 'ndrangheta 
(Roberto Calabrò, la repubblica.it)

La Reggina abbraccia Rosarno
L'integrazione sociale costituisce un processo finalizzato alla convivenza pacifica che riguarda tutta la società civile. Oggi, ad un anno dai tristi fatti di Rosarno, vogliamo lanciare insieme all'associazione
culturale "Rete Radici" ed a tutto il mondo civile un messaggio di integrazione e convivenza pacifica.
Lo sport, il calcio, e soprattutto la Reggina, da sempre sono vicini al tema dell'integrazione.
(Regginacalcio.com)

 foto da archivio stop'ndrangheta.it
ROSARNO, L'OMAGGIO DEGLI AFRICANI ALLA MADRE DELL'EROE ANTIMAFIA
Ancora una volta "gli immigrati hanno salvato Rosarno". E forse, come dice fin dal titolo il bel libro che Antonello Mangano ha scritto per Terrelibere, salveranno anche l'Italia. Sicuramente ieri hanno salvato la faccia della Calabria. Perché sono scesi in piazza rivendicando i loro diritti in tanti (almeno 500) e con civiltà hanno chiesto di vivere e lavorare in modo dignitoso e nel rispetto di leggi e contratti. Anche in terre dove tutto, anche l'aria che si respira, è controllato dalla mafia e condizionato dalla mala-politica. (Enrico Fierro, Il Fatto quotidiano)

lunedì 3 gennaio 2011

A UN ANNO DALLA RIVOLTA DI ROSARNO TUTTO E’ CAMBIATO MA NULLA E’ CAMBIATO

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MOBILITAZIONE 7 GENNAIO 2011
Rete Radici - Cgil Gioia Tauro - Comunità Migrante di Rosarno e Drosi
appello alla partecipazione alle organizzazioni alla società civile, ai cittadini/e
 
PIATTAFORMA:
  • PER UNA VERTENZA MERIDIONALE SUL DIRITTO DI SOGGIORNO DEI LAVORATORI MIGRANTI RIFUGIATI, IRREGOLARI MA INESPELLIBILI, SFRUTTATI NELLE CAMPAGNE DEL SUD ITALIA
  • PER UN NUOVO PIANO AGRICOLO DELLA PIANA, POLITICHE DI RICONVERSIONE, MARCHIO DI QUALITA’, SUSSIDI DI BUONA AGRICOLTURA, EMERSIONE DAL LAVORO NERO
  • PER IL PROTAGONISMO DEGLI ENTI LOCALI E LA VALORIZZAZIONE DELLE BUONE PRATICHE DI OSPITALITA’ COSTRUITE DAL BASSO: MODELLO DROSI
  • PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO REGIONALE SULLE POLITICHE DEI MIGRANTI, SU UN NUOVO MODELLO DI INCLUSIONE SOCIALE E ACCOGLIENZA, SUL LAVORO IN AGRICOLTURA
  • PER IL RILANCIO DI UNA NUOVA QUESTIONE AGRARIA: DARE CENTRALITA’ ALLE CAMPAGNE E VALORIZZARE LA FUNZIONE ECONOMICA, SOCIALE, AMBIENTALE DELL’AGRICOLTURA
  • PER UN’ALLEANZA TRA I PICCOLI PRODUTTORI,I LAVORATORI MIGRANTI SENZA DIRITTI, I CONSUMATORI, PRIVATI DEL DIRITTO AD UNA ALIMENTAZIONE SANA, I CITTADINI ONESTI TRUFFATI DALLA POLITICA CLIENTELARE E DALLA ‘NDRANGHETA
  • PER IL SOSTEGNO AI BUONI AGRICOLTORI CHE RISPETTANO IL CONTRATTO E LA QUALITA’ DEL PRODOTTO
  • PER UN LAVORO IN AGRICOLTURA SICURO
  • PER I DIRITTI DI TUTTI: NO AL PACCHETTO SICUREZZA E ALLE POLITICIHE SECURITARIE DEL GOVERNO BERLUSCONI
  • PER IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI E DELLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI STRANIERI SULLA BASE DELLA PIATTAFORMA DEL MOVIMENTO ANTIRAZZISTA DEL 17 OTTOBRE 09
  • PER IL RICONOSCIMENTO DEL REATO DEL CAPORALATO, EQUIPARATO AL REATO DI TRATTA DEGLI ESSERI UMANI
  • PER L’INCLUSIONE SOCIALE, PER L’ACCOGLIENZA, PER DARE LE GIUSTE SOLUZIONI ALLE QUESTIONI ABITATIVE  E SANITARIE
ORE 09.00 CONCENTRAMENTO IN PIAZZA VALARIOTI, ROSARNO
ORE 12.00 PRESIDIO PIAZZA ITALIA-PREFETTURA, REGGIO CALABRIA

domenica 2 gennaio 2011

Rosarno : il 3 gennaio , incontro per un “unire” la società civile in vista dell’anniversario degli eventi di Rosarno

Lunedì 3 Gennaio alle 10,30 nella sala riunioni del Comune di Rosarno la Cgil della Piana di Gioia Tauro e  la “Rete Radici”  promuovono un incontro con l’Amministrazione Comunale di Rosarno , la Cittadinanza e tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato   per  discutere di integrazione , solidarietà e immigrazione .
Un incontro  importante che vuole  puntare a valorizzare  i punti di vista comuni, partendo dalla  necessità di tenere unite le problematiche della solidarietà e dell’accoglienza con i temi dell’economia e dello sviluppo del territorio
Una riflessione comune che vuole essere  la ricerca di un impegno corale della Società Civile e delle Istituzioni anche  in occasione della ricorrenza annuale  degli  “eventi” di Rosarno
Un occasione per avviare  iniziative  concrete che coinvolgano l’intera comunità di Rosarno
Auspichiamo  una partecipazione larga alla riunione, nella certezza che tutti insieme( Cittadini , Associazioni ed Organizzazioni Sindacali  ,lavoratori italiani e stranieri , produttori agricoli , forze politiche e istituzioni)   possiamo guadare con maggior fiducia il futuro di Rosarno della Calabria e Del Paese.
Gioia Tauro 30.12.2010

sabato 1 gennaio 2011

Il punto della situazione

Dal gennaio del 2010 molto è cambiato, ma nulla è cambiato. I migranti africani sono tornati sulla Piana di Gioia Tauro, nella totale invisibilità. All’indomani degli scontri molto si è discusso sull’opportunità di affrontare il nodo dell'accoglienza, il governo ha messo in campo progetti e idee ambiziosi. Ma al momento, all'inizio della nuova stagione di raccolta, nulla è stato approntato. Il compito di intervenire è ancora una volta lasciato all’iniziativa dell’associazionismo e del volontariato. La questione Rosarno è nuovamente affrontata come una “emergenza”, solo come un problema di ordine pubblico. 

Leggendo la cronaca locale dei giorni scorsi, assistiamo con preoccupazione alla conta dei cittadini stranieri espulsi ed arrestati e rileviamo con disappunto che l’impostazione data alla questione sembra orientarsi esclusivamente nei termini di una “pulizia” delle campagne infestate dai “clandestini” per il ripristino della “legalità”. Una visione che riteniamo miope perché non tiene conto della necessità di una strategia complessiva che ponga l’attenzione sulla priorità del diritto di cittadinanza, inteso come strumento di legalità. Spesso si ha l’impressione che si voglia che gli immigrati restino un problema per poter affermare che l’immigrazione, in quanto tale, è un problema.

Il monitoraggio che stiamo effettuando nelle campagne ci dice che molti immigrati sono regolari, con riconoscimento del diritto di asilo, ma sono ugualmente emarginati e sfruttati. Ma ci dice anche, purtroppo, che una buona parte dei braccianti africani impiegati nella Piana - come in tutto il Sud Italia
- sono richiedenti asilo le cui istanze sono state, o lo saranno presto, frettolosamente liquidate dalle commissioni competenti come “non idonee”. Questi cittadini rischiano a breve di vedersi sottratto il diritto a soggiornare sul territorio, fino ad oggi garantito dai tempi dei ricorsi contro i dinieghi. Sono lavoratori indispensabili all’economia agricola della Piana che ancora rimane purtroppo legata a un sistema produttivo assistenziale, illegale, sfruttato, disorganizzato, diviso, “vecchio”. Non a caso, spesso sono gli agricoltori stessi a telefonare ai braccianti per convincerli a tornare sul luogo del “delitto”, senza però garantire loro  i diritti minimi. Permane una condizione di sfruttamento sistemico che, legata all’impossibilità di fatto di espulsione verso paesi a rischio, fa di questi cittadini stranieri dei soggetti vulnerabili, degni di protezione ma costretti a vivere in un limbo.

I controlli nei campi, è vero, quest’anno per la prima volta si fanno. Ma forse si fanno male e si punta solo ai numeri (1000 aziende  da controllare  entro il 31 dicembre). E così i controlli si eludono facilmente, i caporali si sono fatti furbi, i ghetti lasciano il posto a decine di casolari isolati. Una condizione ben lontana dal nuovo scenario di legalità prospettato dalle associazioni di categoria. Gli agricoltori, che continuano giustamente a battere cassa, nulla dicono su come risollevare le sorti delle campagne della Piana. E nulla dicono sui contributi pensionistici ai braccianti africani che mai sono stati versati e su cui quest'anno, riteniamo, le autorità dovranno vigilare.

Una problematica complessa, insomma, che non si affronta solo con i mattinali delle forze dell’ordine della Piana di Gioia Tauro. E invece esistono comunità, nate dal basso, che vanno incontro alle esigenze primarie dei lavoratori migranti, e che andrebbero meglio valorizzate. Modelli che dovrebbero essere un esempio per tutte le amministrazioni, un insegnamento per la Regione, un monito per le istituzioni e la politica.  Tante iniziative del volontariato dimostrano che spesso sono sufficienti azioni semplici e a costo zero, assolutamente alla portata anche dei disastrati enti locali della Piana di Gioia Tauro,  senza sprechi di fondi pubblici. Per questo ci rivolgiamo alle autorità competenti ed in modo particolare al prefetto di Reggio Calabria, chiedendo che al nuovo tavolo tecnico permanente sulla questione Rosarno venga data maggiore voce ai rappresentanti degli enti locali e dell'associazionismo. Perché riteniamo che la questione Rosarno può e debba essere governata in altro modo, nel rispetto delle leggi vigenti e dei diritti dei cittadini stranieri.